Gennaio-Febbraio 2008: L'estremizzazione di un concetto.
Mi perdonerete se in quest'editoriale vado a parlarvi della mia CX, anzi di più: la celebrerò un poco.
La vidi un tiepido pomeriggio di
settembre del 2002 e non ebbi dubbi: era lei.
Sapete come succede: di CX libere ce ne
sono un bel po' e magari si può essere felici con una CX per qualche anno, ma
con la sottile, impalpabile percezione che no, non è lei la CX della vita.
Chissà...magari per qualcuno la CX compagna di qualche anno deve essere una
Prestige o una GTi, giusto per togliersi la voglia di una CX esagerata, ma poi
per la vita preferiscono qualcosa di meno complicato e di più economico da
gestire, chessò una 2000 Pallas o una 20TRE. Sono uomini con la testa sul
collo. Diciamocelo.
Non come me, che quest'anno ho speso 200 Euro per il plip (telecomando
chiusura), 50 Euro per i bulloni nuovi alle ruote (in lega of course), 400 Euro
per revisionare i giunti lievemente rumorosi in curva, 100 Euro per il bracciolo
anteriore e 150 Euro per fare rivestire il medesimo e gli appoggiatesta
posteriori.
Più il tagliando primaverile di cui adesso non ricordo l'onere economico.
Però.
Io adesso non vorrei sembravi esagerato, io
adesso non vorrei tirarmi addosso gli strali degli amanti della DS, della SM,
della XM e di quant'altro, però vi dico che una CX 25 automatica col
bracciolone su cui si poggia mollemente il gomito mentre col dito al verde del
semaforo si passa con un "click" da N ad A e si scatta in avanti
è forse la massima espressione di un concetto di godere l'automobile.
Beh...."automobile"...insomma, "Citroën" avrei dovuto
scrivere....
Sono stato a Nizza ieri, mi sono sparato un 260 Km, ma adesso ho di nuovo la
voglia di sentirla.
Si, di "sentirla". E' il termine che mi sembra più calzante e scusate
se non trovo una forma retorica adatta alla bisogna...forse
dovrei inventarne una nuova.
Se mi riuscirà ve lo farò sapere.
Buone cose.
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