ESTATE 2012: It was fifty years ago today...
Parlare del cinquantesimo compleanno dei Beach Boys, uno dei gruppi più amati ed influenti della storia del Rock, è una cosa...da non sapere da che parte iniziare! Come mio costume, quindi, evito di scrivere cose che potete reperire facilmente a colpi di click e vi racconterò del mio amore incondizionato per il combo di Brian "the genius" Wilson.
Come la stragrande maggioranza dei miei
connazionali, per così dire, fino al 1990 circa di loro sapevo solo che erano
stati fautori di una lunga teoria di hit-fotocopia nella prima metà dei '60 le
cui giocose atmosfere armoniche ricordavano le cavalcate tra le onde dei surfers
mentre i testi erano orientati ad esaltare il mito "car, surf and girls"
della gioventù californiana del periodo.
Divertimento e spensieratezza sublimati in brani in apparenza semplici ma
caratterizzati da complessi intrecci vocali dai titoli "estivi" come
"Surfin' U.S.A", "The Warmth Of The Sun", "California
Girls" e l'esemplare "Fun, Fun, Fun".
Avevo una vecchia raccolta da qualche parte, ma ad onor del vero poche volte era
stata messa sul piatto.
Come sia stato, come non sia stato, nella
beata estate del 1991 ero in preda ad uno dei miei periodici Momenti Magici* e
quale miglior colonna sonora poteva farmi da cornice se non una nuova raccolta
(questa volta su cd) dei Ragazzi Da Spiaggia?
Il destino volle che in mezzo ai tanti hits che già conoscevo e che in quel
momento ascoltavo comunque con buon piacere, ci fosse la straordinaria "Good
Vibration", un brano di fine 1966 che ha fatto la storia del pop:
Prima della fine dell'estate avevo in casa
tutta la produzione del gruppo californiano: consumai letteralmente sul piatto
lo strepitoso "Pet Sound" (che acquistai sia in vinile che in
compact), restai a bocca aperta innanzi alle meraviglie dei tardivi "Surfs'Up"
e "Holland",
Si, cascai anche nella spirale del collezionismo e di lì ad un anno diventai un
buon esperto dei Beach Boys, scrivendo della loro musica anche su qualche
fanzine di tanto in tanto.
Poveri Beach Boys, considerati già vecchi e demodé all'indomani del 1967
quando il più anziano di loro aveva 26 anni e il più giovane 21!
In quell'anno
la musica californiana cambiò definitivamente registro e i nuovi (acidi)
cantori del nuovo periodo (dell'Acquario) avevano nomi strambi come
"Grateful Dead", "Jefferson Airplane" e "Quicksilver Messenger
Service".
La loro popolarità cadde a picco ma i loro dischi continuarono ad essere sempre
di buon livello, quando non eccellente come nei titoli citati poco sopra.
A poco valsero i loro tentativi di darsi un'immagine più consona ai tempi di
Woodstock, frustrati dalla Capitol, che continuava a proporre vecchie antologie
"da spiaggia" con i successi dei primi tempi ed in fondo dal loro
stesso nome.
Grande musica per grandi momenti.
Beccatevi ancora questo Brian Wilson che nel 2004 interpreta in modo commovente
uno dei suoi massimi capolavori:
E ricordate che per l'estate, oltre a porre orecchio agli ormai
settantenni Ragazzi Da Spiaggia, potete pur sempre scorazzare per la
riviera con la Citrolina vintage spiaggesca per eccellenza:
A presto!
Votre Marietto
(*)Momenti Magici: inutile provare a spiegare a parole, non
si può. Ma chi può, capisce lo stesso...