PIAZZOLA SUL BRENTA 2009
Salute a tutti, cari
citro-amici, è il vostro Marietto che vi scrive.
Se per le fotografie che vedrete il mio ringraziamento va all'ottimo Francesco
Marigo, quest'anno a commentare la giornata di Piazzola (la terza della serie)
ho l'onore di lasciare lo spazio che segue ad una penna particolarmente
prestigiosa.
Un amico nostro e vostro.
Ladies and Gentlemen, Niccolò Rodeghiero! (Mica pizza e fichi!)
A voi.
7 giugno 2009: Estate alle porte, giorno di elezioni.
A dispetto delle avversità, della congiuntura economica sfavorevole e dei
concomitanti impegni elettorali, nella
sontuosa cornice di Villa Contarini si è svolta la terza edizione del raduno di
Piazzola sul Brenta, appuntamento ormai
classico e pervicace nell’ostinazione con cui offre agli appassionati della
CX una piacevole occasione di incontro prima delle
ferie estive.
Generosamente organizzato dal socio Ferrarretto, l’incontro si è
caratterizzato, come di consueto, per il
clima piacevolmente amichevole e per la classica bellezza del contesto
architettonico circostante: la villa
consentiva a chi lo desiderava l’importante opportunità di una visita
attraverso i giardini all’italiana e le
strutture patrizie, che hanno suscitato ammirazione nei presenti.
Spiace purtroppo, in un simile
contesto, dover rilevare la scarsa serietà dell’amministrazione ospitante la
quale, nonostante lo strenuo impegno profuso dall’organizzatore,
ha consentito che nello stesso giorno del
raduno il piazzale antistante fosse stato impegnato, senza preavviso e all’ultimo
minuto, da una manifestazione podistica.
Non si riesce a comprendere per quale motivo si
condizioni l’organizzazione di un raduno all’ottenimento preventivo
di autorizzazioni amministrative il cui onere viene supportato con dispendio di
energie e di tempo degli organizzatori e, di
seguito, si ritenga lecito svuotarne il significato consentendo sovrapposizioni
da parte di terzi nel più totale spregio del lavoro e dello spirito di
sacrificio altrui.
Di talché l’iniziale spaesamento dei radunisti convenuti a Piazzola si è
tramutato, grazie allo spirito di sacrificio
dei collaborativi partecipanti, nella faticosa ricerca degli spazi ove esporre i
pregevoli esemplari accorsi in loco.
Superati gli scogli logistici e approntato lo stand della segreteria del Club,
il raduno ha preso vita con lo schieramento
delle vetture, frontistanti l’una all’altra, sullo sfondo della bellissima
villa settecentesca. Presenti 16 equipaggi,
di cui 9 CX, 2 DS, 2 Dyane, 1 Ami Super, 1 SM e 1 BX. Per
la prima volta erano presenti ben due esemplari in allestimento Leader,
rispettivamente la CX del socio organizzatore
del raduno e la BX del Vicepresidente.
Giova ricordare che detto allestimento ‘speciale’ e trasversale
caratterizzò ben tre modelli Citroën degli anni
Ottanta, ossia CX, Visa e BX, tutte accomunate dai rivestimenti degli interni in
tessuto misto grigio e a fantasia scozzese.
Evidentemente, le CX Leader sono oggi rarissime, ed
è motivo di orgoglio per il CX Club Italia annoverare
tra i propri aderenti ben tre CX di detta serie speciale, compresa quella, in
ammirevole stato di conservazione, di
proprietà dell’organizzatore.
Due le CX a passo lungo: la Prestige ‘tetto basso’ del Vicepresidente e la Limousine TURBO 2 di un socio veronese, caratterizzata dalla rara livrea Cassis nacré, colore disponibile soltanto sul modello CX e soltanto nei due ultimi anni di produzione.
Ma la sorpresa del raduno è stata rappresentata dalla presenza di un’ulteriore CX di tale colore: una strepitosa 20 TRE Vip con tetto apribile elettrico e targa italiana d’origine.
Onore ed onere del fortunato proprietario assicurarne la conservazione.
Colore raro anche quello di una bella 20 TRE, parimenti dotata di tetto apribile elettrico: si trattava del bel Bleu Memphis metallizzato, egualmente disponibile soltanto negli ultimi due anni di produzione.
Ci piace evidenziare le particolarità di ogni singolo esemplare presente, a partire dalle specificità degli allestimenti e del nuancier, in quanto rappresentativi di storia particolare del modello che unisce il sodalizio tutto.
Arricchivano il registro delle CX presenti l’ormai famosa CX 2000 Confort Sable Cendré di un socio padovano, acquistata dallo stesso nel 1975 e in suo possesso da allora senza soluzione di continuità, una bella 2000 Pallas con tetto apribile elettrico ed interni in cuoio in tinta coordinata con la carrozzeria, una ormai rara 2000 Athena dotata di accessori d’origine e, ancora, una bella 20 TRE in condizioni di conservazione rispettose dell’originalità del modello.
Come da tradizione dei raduni organizzati dal CX Club Italia erano poi presenti altri modelli della passata produzione. Due esemplari di Dyane onoravano il ricordo della berlina, popolarissima anche in Italia, disegnata da Louis Bionnier. Una SM alimentata ad iniezione elettronica, dall’immacolata livrea Blanc Meije, completava il panorama delle Citroën create dalla matita di Robert Opron.
A degna rappresentanza delle ammiraglie del Double Chevron completavano il quadro due esemplari di DS: una 21 injection électronique Pallas generosamente personalizzata, con tanto di cruscotto rivestito in radica di noce e, quasi a contraltare, una D Spécial di recente importazione francese, di francescana originalità.
È sempre interessante e fonte di
intima soddisfazione accogliere ai nostri raduni esemplari che rispecchiano
aspetti anche contrastanti ma sempre rivelatori delle specificità di ciascun
singolo modello che compone la galassia di
questa nostra grande, comune passione. Oltretutto,
il clima che ha caratterizzato il raduno si è confermato una volta di più
cordiale, amichevole, improntato alla più
genuina curiosità.
Non era infrequente cogliere ammirazione negli astanti di fronte a colori od
allestimenti particolari piuttosto che lo
sdegno che, in taluni forum informatici, pare malauguratamente accompagnare la
finitura di cerchioni o altri particolari di minore
interesse. Di seguito, la pattuglia dei
radunisti si è trasferita in un colonna presso un ameno locale di Campo San
Martino, sulle sponde del fiume Brenta.
In un clima festoso e di gioiosa convivialità si è consumato il pranzo
sociale, animato dalla vivace presenza del
Presidente, del Vicepresidente, e di soci entusiasti e cordiali.
Ottimo il menu proposto dalla giovane gestione dell’enoteca prescelta per l’occasione,
in bilico tra
modernità e tradizione, dall’ottimo servizio e dalla cortese disponibilità.
Merita menzione anche il fatto che
il locale è stato riservato al pranzo sociale in esclusiva, ciò che ha
consentito ai presenti di rilassarsi in compagnia ed in totale tranquillità.
Possiamo quindi concludere che, a dispetto delle avversità esterne, anche
questo raduno del CX Club Italia - il secondo
dell’anno dopo quello di Monselice - si è consumato in un piacevole clima di
entusiasta partecipazione da parte dei soci e dei
frequentatori occasionali. Anche e
soprattutto grazie ad eventi come questi, il CX Club Italia cresce e vive
arricchendo i propri soci
di valori schietti e di amicizia vera.
Niccolò Rodeghiero
E adesso beccatevi la consueta variegata raffica di foto,
Citroen, convivio e una gradita quanto insolita ospite...a voi trovare
l'intrusa!
Marietto.